Sabato 29 novembre 2025: attività contro la violenza sulle donne

Sabato 29 novembre 2025, presso la Scuola Secondaria di I grado "Luigi Luzzatti" , si sono svolte delle attività di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

Questa importante iniziativa fa parte dell'offerta fornativa del nostro Istituto ed è vissuta con estrema partecipazione e profondo rispetto sia da parte dei docenti che degli studenti.

Tra i progetti elaborati per l'occasione, si distingue l'installazione artistica collettiva: gli alunni di tutte le classi sono stati invitati a contribuire ad essa con una propria riflessione personale, un messaggio, uno slogan, una poesia o comunque un breve scritto a carattere personale. L’insieme dei messaggi dei ragazzi ha composto un flusso di pensieri, visibile e concreto come una sorta di onda, che attravera delle sagome antropomorfe. L’onda è realizzata con una rete avicola, che passa attraverso le sagome umane: negli anelli della rete i ragazzi hanno infilato i loro messaggi, scritti su foglio acetato arrotolato. L’installazione è posizionata nel cortile antistante la scuola.

Di seguito è trascritta la chiave di lettura dell'opera artistica, ringraziamo le prof.sse Marilisa Trevisiol e Nazarena Leccese.

Sagome leggere, corpi dei nostri alunni avvolti dalle notizie di femminicidio: frammenti di cronache che pesano come macigni eppure ora diventano pelle, memoria, testimonianza.

In ciascuna sagoma un vuoto: un varco tra mente, cuore e ventre, là dove la vita si fa respiro. È il vuoto che resta quando una donna viene strappata al mondo, quando l’amore si trasforma in ombra e spezza ciò che prometteva di proteggere.

Attraverso quei varchi scorre una rete metallica, come un filo che ricuce l’invisibile. Su quella trama i nostri ragazzi hanno posato parole, pensieri, lune di carta nate dalle lezioni, dai dialoghi, dai dubbi.

Frasi che diventano carezze, richiami, piccoli altari di senso.

E allora da quei buchi... ferite, aperture, silenzi... si solleva un’onda.

Un’onda di speranza che vibra, che richiama alla vita, che chiede amore al posto dell’odio.

Un’onda che tenta, con la forza mite dei gesti sinceri, di trasformare l’assenza in luce.